La stazione internazionale di Domodossola venne costruita nel XIX secolo assieme allo sviluppo ferroviario del tunnel del Sempione per poter collegare la Val d’Ossola con il resto d’Italia ed Europa.
Il progetto venne idealizzato negli anni ’70 del XIX secolo e fu inaugurata nel 1888.
Solamente dopo il 1879, dopo la legge Beccarini, si riuscì a creare il collegamento con il confine, inizialmente come tratta di secondo livello, e successivamente nel 1895 Svizzera e Italia riuscirono a trovare un accordo per poter costruire il traforo del Sempione per il quale i lavori sono iniziati nel 1898 e l’inaugurazione è avvenuta nel 1906 da parte del re Vittorio Emanuele III e per 76 anni è stato il traforo più lungo d’Europa.
Grazie alla nascita di questo traforo si ha avuto un incremento dell’arrivo di turisti che visitavano e visitano il territorio ossolano, attualmente si parla di circa 4000 turisti nei weekend, ma anche l’incremento dello scambio di merci tra Svizzera e Italia, tra cui anche il vino.
Nell’antichità il vino veniva trasportato grazie ai muli che venivano caricati e lo trasportavano fino alla zona dell’alto Vallese siccome il terreno di quelle zone non consentiva la produzione vinicola ma successivamente si emanarono delle leggi che non permisero più il trasporto di merci in Svizzera ma grazie all’arrivo della ferrovia lo scambio ha iniziato ad essere più regolare.