Parliamo di viticoltura eroica quando la coltivazione si svolge in condizioni estreme rispetto a quelle consuete e con tecniche tradizionali, utilizzando per lo più vitigni autoctoni. Quando produrre vino diviene una vera e propria sfida del viticoltore contro le avversità del terreno e della natura. Un termine e un concetto apparsi in Italia nella metà degli anni ’50 del ventesimo secolo, sulla stampa specializzata, ma che nel tempo hanno acquistato una dignità e un’ ufficialità riconosciute anche dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
La viticoltura eroica riguarda solitamente piccoli appezzamenti, determinando poca resa in termini di quantità, ma solitamente di qualità elevata: questo ripaga il viticoltore-eroe delle sue fatiche. La passione fa superare con audacia difficoltà, fatica, sudore.
Una curiosità per i cinefili sulla viticoltura eroica: Ermanno Olmi, nel 2009, ha girato un film-documentario, Rupi del vino, dedicato all’argomento, ambientato nella Valtellina.
Cosa contraddistingue i vigneti eroici
A definire attualmente le caratteristiche di un vigneto eroico è il CERVIM (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), che si impegna per la tutela e la valorizzazione dei vigneti eroici e di chi li coltiva. Un’area vitivinicola eroica rappresenta infatti qualità, biodiversità, ed è parte fondamentale e unica del patrimonio ambientale e paesaggistico.
A rendere un vigneto eroico possono contribuire la posizione, le condizioni climatiche estreme, lo stesso vitigno, che però finiscono per conferire ai vini caratteristiche irripetibili di aroma e sapore.
Per ottenere la definizione di vigneto eroico, deve essere rispettato almeno uno dei quattro criteri previsti:
- Avere una pendenza del terreno superiore al 30%
- Trovarsi ad un’altitudine media superiore a 500 metri sopra il livello del mare (non vale per vigneti situati su un altopiano)
- Avere gli impianti distribuiti su terrazze e gradoni. (in casi di terreni particolarmente impervi, addirittura scogliere o pendii vulcanici, talvolta si rende necessario l’uso di impianti monorotaia.)
- Essere posizionato su una piccola isola (con superficie inferiore a 250 km2)
Il riconoscimento ufficiale dei vigneti eroici e del loro censimento potrebbe essere il primo passo verso il riconoscimento anche in etichetta dei vini prodotti dalle loro uve. Per il momento l’Italia è stata in grado di aggiudicarsi più di una medaglia d’oro nelle varie edizioni annuali del concorso internazionale Mondial des Vins Extrêmes cha premia i prodotti della viticoltura eroica. Proprio l’azienda vitivinicola Edoardo Patrone ha conquistato la medaglia d’argento con il Vigna Vagna 2019, un Rosso Valli Ossolane DOC.
L’azienda vitivinicola Edoardo Patrone e la viticoltura eroica
Le aree in cui si opera nei dettami e nelle condizioni della viticoltura eroica, o i vigneti che, oltre che eroici, vengono denominati storici, non sono solo una sorta di museo a cielo aperto. Per noi dell’azienda Edoardo Patrone, proprio come sottolinea il CERVIM, hanno un ruolo socioeconomico ed ambientale unico e strategico. È in questi luoghi che vengono prodotti vini di elevata qualità, riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
Nell’ambito della viticoltura eroica in Val d’Ossola opera anche la nostra azienda. Siamo tra i pionieri della produzione di vini eroici nella valle della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. I nostri vigneti rientrano in tre dei quattro criteri previsti per essere definiti eroici: altitudine, pendenza, presenza di terrazzamenti.
Tra altre attività più innovative e al passo con i tempi, puntiamo al recupero e alla salvaguardia di vigneti, vitigni e tecniche di allevamento eroici. Raccogliamo e selezioniamo a mano le uve, per offrire ai palati degli amanti del vino sapori veri e unici.